SBK 2010
 

 

SBK

 

 

 

Kyalami SBK: Fabrizio e
Haslam in trionfo

dom, 16 maggio 2010
Una Ducati ritrovata, un pilota che l'ha guidata
magistralmente, ed ecco la rossa che torna a vincere.
In Gara-2 il leader del mondiale
si afferma con un finale da brivido
 

Kyalami – Una giornata splendida in fondo all'Africa.
Splendida per il sole, per il formidabile e appassionatissimo
pubblico, per le battaglie in pista.
In Gara-1 l'ha spuntata Fabrizio, con unasuperiorità 
disarmante, che non è mai stata messa in discussione
perché il pilota romano e la sua Ducati avevano
quel margine sufficiente per respingere qualsiasi attacco,
e in Gara-2 ha stravinto Haslam. "Stravinto" perché nessuno
gli ha regalato nulla, anzi, fino al penultimo giro è stato
costretto a lottareduramente anche solo
per conservare la seconda posizione, poi ha trovato in sé,
più che nella sua moto, quel qualcosa in più che gli ha
permesso di volare oltre l'ostacolo e cogliere
una vittoria della quale la Suzuki dovrà essergli ben grata.
Considerato come si sta mettendo questo campionato,
da quest'affermazione, voluta a tutti i costi
da Haslam, domani potrebbe dipendere l'assegnazione
del titolo.


Fabrizio sul podio di Gara-1 accanto ad Haslam
che vincerà Gara-2

 
Fabrizio ha mollato presto in Gara-2, vittima di una gomma
che al terzo giro – a suo dire – aveva già reso la moto inguidabile.
Era la stessa accoppiata (due Pirelli "B") scelta da Haslam e 
Crutchlow, ma non si è comportata allo stesso moto. Succede.
"A me un po' troppo spesso" – ha detto a caldo Michel.
Max Biaggi ha colto un quarto e un terzo posto. In Gara-1 solo
lui aveva scelto una coppia di gomme "A", le più morbide disponibili
per la corsa, e aveva finito la corsa al limite del podio senza problemi.
Ha confermato la scelta in Gara-2 e non se ne è pentito: nel gran
premio forse più ostico per l'Aprilia ha portato a casa
un bel bottino e ha anche fatto un'ottima figura, specie in Gara-2,
dove ha battagliato fino all'ultimo per la vittoria ed è salito sul podio al
terzo posto. Il team italiano ha lasciato il Sudafricacon la soddisfazione
derivante dall'aver superato un duro ostacolo
limitando al massimo i danni.


Haslam in Gara-2 davanti a Rea, Biaggi e Crutchlow
 
Adesso Haslam ha quindici punti più di Biaggi; una settimana
fa erano solo tre, ma il distacco è comunque assorbibile con relativa
facilità nelle rimanenti prove del campionato. Niente di preoccupante
per Max, se non che Haslam è davvero un osso duro e non cederà nulla
senza una lotta a coltello.
Protagonista di Gara-2 è stato anche Rea, in testa per gran parte
della manche senza errori e con la consueta aggressività, una qualità
agonistica che gli è però mancata nell'ultimo giro di Gara-2, quando,
superato da Haslam, lo ha lasciato andare via senza tentare subito di reagire.
Giornata di grande soddisfazione anche per Carlos Checa, che nella manche
d'apertura è stato l'unico a tentare di strappare a Fabrizio la
vittoria e ha comunque colto un bellissimo secondo posto, e in quella
conclusiva ha rimontato di forza nella seconda parte della gara, risultando
spesso il più veloce in pista e cogliendo un quinto posto che vale più
del suo valore numerico.
Delusione nel box Yamaha. Il miglior risultato in Gara-1 l'ha colto 
Toseland di un soffio su Crutchlow; in Gara-2 è arrivato un
quarto posto, abbastanza convincente, di Crutchlow,
mentre Toseland non è andato oltre il sesto.
Che cosa è successo ai due piloti che avevano realizzato una
splendida doppietta solo il giorno prima in Superpole?
"Francamente speravo di poter tornare a casa con un bottino più consistente
– confida il team manager, Massimo Meregalli – ma sapevo anche
che questo già lo scorso anno era stato il nostro GP 
più difficile, nonostante Spies. In Gara-1 abbiamo incontrato
problemi di aderenza e di consumo delle gomme, mentre in quella
successiva, dopo che avevamo lavorato per migliorare l'aderenza,
i piloti hanno riscontrato un peggioramento della guidabilità".
La BMW non ha brillato come a Monza e ad Assen.
"C'è voluto troppo tempo per trovare la messa a punto
ideale nelle prove – ha dichiarato Corser – così sono
partito troppo indietro e anche se la moto poi si è dimostrata
all'altezza delle avversarie un risultato migliore mi era precluso".
La Kawasaki, dopo due promettenti giornate di prove,
in corsa è tornata nell'oscurità: un quattordicesimo e un
sedicesimo posto per una Casa che corre ufficialmente 
e che da due anni cerca di risalire la china non sono
certo un risultato, ma una nuova sconfitta.


Fabrizio e la Ducati già largamente in testa
dopo la partenza di Gara-1

 
Kyalami – Partenza lampo per Michel Fabrizio, seguito da
Toseland, Checa, Haslam, Camier e Biaggi. Fabrizio allunga
subito guadagnando 1"2 in un solo giro, e Checa supera 
Toseland e se lo tiene dietro nonostante una bruttissima
sbandat in uscita di curva. Fabrizio ha compiuto il primo giro,
con partenza da fermo, in 1'42" alto, contro 1'44" degli altri.
Nel corso del secondo giro è ancora Fabrizio il più veloce,
in 1'38"387, nuovo record della pista, che già gli apparteneva.
Il suo vantaggio su Checa sale a 1"34 e anche Checa riesce a
guadagnare sugli inseguitori, guidati da Toseland che precede
Haslam, Camier, Biaggi, Rea, Crutchlow, Corser, Smrz, Guintoli e Haga.
Al sesto passaggio Fabrizio conduce con 1"5 su Checa, 2"1 su
Toseland che ha a ruota Haslam. Camier e Biaggi seguono vicinissimi
a oltre 3". I primi sette piloti girano sotto 1'39", ma mentre i 
primi quattrostanno stabilmente attorno a 1'38" basso, i due
dell'Aprilia e Crutchlow navigano su 1'38"5 e oltre. Mediamente
il più veloce in pista è Carlos Checa, difatti il suo distacco da
Fabrizio scende, al nono passaggio, a 1" netto e il giro dopo a 0,9".
Intanto Biaggi ha superato Camier guadagnando mezzo secondo
sul compagno di squadra. Il romano si mantiene sotto 1'39",
mentre l'inglese ormai è stabilmente sopra. Biaggi, anzi, ha iniziato
a recuperare su Haslam e Toseland, dai quali, al dodicesimo giro
-metà gara – è staccato di appena 1".
Nell'arco dello stesso giro Biaggi piomba su Toseland, nel frattempo 
superato da Haslam, e si prepara ad attaccare la coppia britannica.
Ma Haslam ha capito che a questo punto non c'è altro che
allontanarsi da Biaggi e forza il ritmo riuscendo a staccarsi da Toseland
che blocca Biaggi. 
Al quattordicesimo giro, Fabrizio è da solo al comando e amministra
sapientemente la corsa, seguito da Checa a 1"3. Alle spalle dello
spagnolo procede Haslam, mentre, a 2"3 dal leader del campionato del mondo,
Toseland bisticcia con Biaggi, che alla fine trova la fessura giusta,
resiste al durissimo ritorno dell'inglese e guadagna la quarta posizione.
Anche Camier supera Toseland, ma viene respinto e deve
difendersi dal sopraggiunto Crutchlow.
Haga intanto arretra progressivamente. Al diciottesimo giro lo
troviamo in quattordicesima posizione, preceduto anche da Morais
con l'Aprilia e da Scassa. Tra Fabrizio e Haga c'è costantemente un
divario di oltre 1" al giro. Stupisce anche Rea, ottavo a oltre 12" da
Fabrizio, pur girando, a questo punto della corsa, negli stessi tempi
del leader, un ritmo che gli permette alla fine di agganciare il gruppo
in lotta per il quinto posto.
Rea a tre giri dalla fine supera Crutchlow, poi insiste e quando Camier
attacca Toseland riuscendo a passarlo, l'inglese della Honda compie
una specie di miracolo e, uscendo dalla scia di Camier, supera in un sol
colpo, e in traiettoria esterna, i due che lo precedevano conquistando
la quinta posizione.
Inizia l'ultimo giro e Fabrizio si avvia indisturbato verso la vittoria,
resa ancor più significativa per la Ducati dal secondo posto di Checa.
Terzo è Haslam che taglia il traguardo con 2"8 su Biaggi. Rea è quinto
in volata su Camier, mentre, a 16" arrivano nell'ordine Toseland,
Crutchlow e Smrz, che nel finale è riuscito a riportarsi
sulla coppia della Yamaha.
Ottimo l'undicesimo posto di Scassa, mentre il dodicesimo di Corser
denuncia qualche difficoltà della BMW su questa pista. Sykes spegne
l'entusiasmo dei Kawasakisti con un deludente sedicesimo e Haga si
dimostra, col diciassettesimo, sempre più l'ombra del tanto amato samurai.
Tornerà mai?


Classifica dopo GP Sudafrica 16-05-2010

Leon Haslam Suzuki 222

Max Biaggi Aprilia 207

Jonathan Rea Honda 141

Carlos Checa Ducati 141

James Toseland Yamaha 125

Noriyuki Haga Ducati 106

Troy Corser BMW 105

Michel Fabrizio Ducati 95

Cal Crutchlow Yamaha 86

Leon Camier Aprilia 82

Sylvain Guintoli Suzuki 77

Shane Byrne Ducati 62

Jakub Smrz Ducati 61

Ruben Xaus BMW 42

Tom Sykes Kawasaki 37

Lorenzo Lanzi Ducati 26

Luca Scassa Ducati 25

Max Neukirchner Honda 23

Chris Vermeulen Kawasaki 5

Sheridan Morais Aprilia 3

Andrew Pitt BMW 3

Roger Lee Hayden Kawasaki 2

Joshua Brookes Honda 2

Broc Parkes Honda 1

Matteo Baiocco Kawasaki 1

CIV Vallelunga le gare


Stefano Cruciani sulla
Ducati del Team Barni
racing ha conquistato
la prima gara della stagione
della SBK

  







Classe SBK
 
La spettacolare gara della Superbike apre la stagione
2010 del CIV. 
In pista nelle prime due file sono schierati molti
pretendenti alla vittoria, segno che il livello della
SBK è salito ancora rispetto alla passata stagione. 
Alla vigilia le Aprilia RSV4 di Sandi e Pellizzon
avevano fatto il vuoto e allo spegnersi del semaforo
è proprio il poleman Sandi che si porta in testa,
ma il suo dominio dura poco e viene interrotto
da un coriaceo Borciani seguito da Alex Polita,
Fabrizio Pellizzon mentre resta leggermente più
distanziato Stefano Cruciani, campione STK 1000 in carica. 
Mentre Borciani tenta l'allungo Polita si lancia
sull'Aprilia di Sandi e si porta in seconda piazza
con un grande sorpasso. 
Al quinto passaggio la corsa perde Pellizzon e
nello stesso giro Polita si porta al comando
davanti a Borciani che non vuole mollare e
prova a resistere nonostante i dolori al braccio. 
Sandi intanto è il più veloce in pista e mantiene
la terza posizione. 
Da dietro arriva come un fulmine Cruciani che
dopo aver risparmiato le gomme si lancia in una
furiosa rimonta che lo porta prima a passare Sandi
e poi Borciani e infine dopo, una lotta serrata,
e un ingresso spettacolare in curva anche Polita.
Le due Ducati del team Barni guidano la corsa della SBK,
nessuno dei due piloti però vuole lasciare la prima posizione all'altro.
Cruciani vola, Polita insegue mentre Sandi perde
un po' di tereno così come Borciani. Alle loro
spalle però si crea il vuoto, il primo degli inseguitori
è Brignola a oltre dieci secondi seguito dall'esordiente
su Kawasaki Danilo Petrucci.
Gli ultimi giri la tensione per i doppiaggi aumenta e
Polita prova a riportarsi sotto a Cruciani, ma il pilota di
Urbisaglie è un osso duro e conquista d'autorità la prima gara della stagione. 

La prossima gara del Campionato Italiano si disputerà a Monza il 2 maggio.
 



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